Differenze tra le versioni di "Spaghetti all'assassina"

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# E' un piatto tipico della cucina barese, la cui origine risale alla fine degli anni sessanta. E' tornato alla ribalta grazie al romanzo giallo di Gabriella Genisi '' Spaghetti all'assassina ( le indagini di Lolita Lobosco ) da cui è stata tratta una fiction con la brava Luisa Raineri.
  
 
==Preparazione della ricetta==
 
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# In un tegame fate cuocere la salsa di pomodoro a fiamma bassa fino ad ottenere un sugo ben cotto e ristretto.
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# In un pentolino diluite 2 mestoli di sugo con altrettanta acqua e portate a bollore.
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# In una padella antiaderente dal fondo spesso lasciate tostare leggermente gli spaghetti con un filo d'olio EVO. Fate sfrigolare prima di coprire il tutto con due mestoli di sugo diluito.
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# Con un mestolo di legno spingete la pasta verso i bordi del tegame e mettete al centro un mestolo di salsa densa.
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# Coprite con altro brodetto e delicatamente portate gli spaghetti verso il centro girando intorno alla circonferenza della padella. Cercate di toccare gli spaghetti il meno possibile.
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# Ripetete queste operazioni fino a che gli spaghetti saranno cotti.
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# Aggiungete un mestolo di sugo denso e alzate la fiamma. Non toccate la pasta e lasciatela sfrigolare.
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# Il risultato finale deve essere una pasta al dente, saporita e ben croccante, a tratti bruciacchiata.
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# Impiattate e servite subito. Chi preferisce un gusto piccante può aggiungere qualche goccia di olio santo.
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# La dose della ricetta è per 4 persone.
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# Secondo la tradizione per la preparazione di questa ricetta si utilizzava una padella di ferro perché ha una conduzione del calore maggiore rispetto ad una padella normale. Si trattava di una padella oleata e bruciata. Per pulirla si utilizzava la carta di giornale in modo che non perdesse tutto il grasso. La si può sostituire con una padella antiaderente dal fondo spesso.
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# L'olio santo è un olio piccantissimo nel quale si è fatto macerare peperoncino fresco.
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# Si può insaporire il piatto aggiungendo del basilico fresco al momento di servire.
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# E' consigliabile scegliere pasta che abbia poco amido ed evitare quella trafilata in bronzo.
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==Conservazione==
 
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* E' preferibile mangiare questi spaghetti appena preparati caldi caldi.
  
  
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Versione delle 15:49, 28 mar 2021


Spaghetti all'assassina
Spaghetti all'assassinaspot.jpg
Descrizione
Ingredienti
  • 240 gr di spaghetti
  • 300 ml di sugo di pomodoro ristretto e cotto
  • Olio EVOq.b.
  • Olio santo q.b. da aggiungere a fine cottura facoltativo
Tempo di preparazione 30 minuti


Nota

  1. E' un piatto tipico della cucina barese, la cui origine risale alla fine degli anni sessanta. E' tornato alla ribalta grazie al romanzo giallo di Gabriella Genisi Spaghetti all'assassina ( le indagini di Lolita Lobosco ) da cui è stata tratta una fiction con la brava Luisa Raineri.

Preparazione della ricetta

  1. In un tegame fate cuocere la salsa di pomodoro a fiamma bassa fino ad ottenere un sugo ben cotto e ristretto.
  2. In un pentolino diluite 2 mestoli di sugo con altrettanta acqua e portate a bollore.
  3. In una padella antiaderente dal fondo spesso lasciate tostare leggermente gli spaghetti con un filo d'olio EVO. Fate sfrigolare prima di coprire il tutto con due mestoli di sugo diluito.
  4. Con un mestolo di legno spingete la pasta verso i bordi del tegame e mettete al centro un mestolo di salsa densa.
  5. Coprite con altro brodetto e delicatamente portate gli spaghetti verso il centro girando intorno alla circonferenza della padella. Cercate di toccare gli spaghetti il meno possibile.
  6. Ripetete queste operazioni fino a che gli spaghetti saranno cotti.
  7. Aggiungete un mestolo di sugo denso e alzate la fiamma. Non toccate la pasta e lasciatela sfrigolare.
  8. Il risultato finale deve essere una pasta al dente, saporita e ben croccante, a tratti bruciacchiata.
  9. Impiattate e servite subito. Chi preferisce un gusto piccante può aggiungere qualche goccia di olio santo.

Consigli

  1. La dose della ricetta è per 4 persone.
  2. Secondo la tradizione per la preparazione di questa ricetta si utilizzava una padella di ferro perché ha una conduzione del calore maggiore rispetto ad una padella normale. Si trattava di una padella oleata e bruciata. Per pulirla si utilizzava la carta di giornale in modo che non perdesse tutto il grasso. La si può sostituire con una padella antiaderente dal fondo spesso.
  3. L'olio santo è un olio piccantissimo nel quale si è fatto macerare peperoncino fresco.
  4. Si può insaporire il piatto aggiungendo del basilico fresco al momento di servire.
  5. E' consigliabile scegliere pasta che abbia poco amido ed evitare quella trafilata in bronzo.

Conservazione

  • E' preferibile mangiare questi spaghetti appena preparati caldi caldi.


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